Tapas “Luna di miele a Siviglia”

Ho sempre adorato la Spagna e la lingua spagnola, il paese meta del mio primo viaggio con la mia amica Giulia, dove andammo a trovare la nostra compagna di università Alessia, una terra accogliente e calorosa proprio come il suo popolo.
I migliori amici incontrati in Erasmus erano proprio di nazionalità spagnola e il loro “idioma” è la stata la mia prima lingua imparata da autodidatta.
Per non parlare dei momenti bellissimi trascorsi a Valladolid, Madrid, Santander, Salamanca; Barcelona, San Pol de Mar e Sitges insieme alle mie compagne di avventura Barbara, Alessia, Sara e Giulia.
Ma il viaggio pià carico di emozioni è stato forse a Sevilla, nel gennaio 2014 per il nostro viaggio di nozze.
Io, calabra di adozione trentina, mio marito Ervin albanese di origine ma di adozione prima greca e poi italiana e mia figlia Linda, che allora aveva poco più di 2 anni.
Io ed Ervin ci sposammo  il 21 dicembre 2013 e partimmo la seconda metà di gennaio per il nostro viaggio di nozze a 3, anzi a 4 perché nel mio ventre stava già crescendo il nostro piccolo Edward, che nacque 4 mesi dopo.

Siviglia ci ha accolto con gran calore e ci ha affascinati con la sua grande bellezza, le tapas erano all’ordine del giorno e il salmorejo cordobés è stata la tapa più apprezzata, anche se era gennaio e le giornate non erano affatto torride.
Lunghe passeggiate per l’incantevole Barrio Santa Cruz, una visita meravigliosa all’Alcazar e tanti scatti fatti nella splendida Plaza de España, Sevilla ci è rimasta nel cuore.

Per la fantastica sfida di questo mese, Mai ci ha portato nel suo splendido paese, raccontandoci delle tapas e distinguendone tre diversi tipi:

– tapa (piccola porzione di un pietanza tipica e non);
– montadito (da mangiare con le dita,  realizzato con del pane super condito e abbinato ad un mix di gusti squisiti, salumi, formaggi ecc.)
– pincho (una sorta di mini-spiedino tipicamente formato da gamberi, polpettine ecc.)

Ed ecco che per il mio mix “Luna di miele a Siviglia” ho pensato a:

– Salmorejo cordobés come tapa spagnola che rappresenta Sevilla;
– Speca me gjize* (ovvero peperoni ripieni di ricotta) come pincho albanese che rappresenta mio marito;
– Crostino della Calabria con filoncino alla ‘nduja, sopressata, melanzana e provola silana come montadito calabrese che rappresenta me.

Ho quindi voluto unire Siviglia, Calabria e Albania in queste 3 proposte.

*I peperoni ripieni di ricotta sono un antipasto tipico dell’Albania, anche se la ricotta tipica è molto salata rispetto a quella italiana. Ricordano molto Los Pimientos de Padrón (unos pican y otros no) una specialità galiziana, che hanno anche una variante ripiena di formaggio o carne.

TAPAS “LUNA DI MIELE A SIVIGLIA”

Per la tapa spagnola Salmorejo Cordobés

150 g di mollica di pane raffermo ammollato nell’acqua
1 spicchio d’aglio
150 g di pomodori maturi
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaio di olio evo
acqua freddissima q.b. (qualche cucchiaio)
sale

Per terminare:

uova sode
erba cipollina
jamon serrano a cubetti o a fette

Strizzate bene la mollica di pane ammollata (si consiglia di ammollare il pane il giorno precedente alla preparazione).
Mettete in acqua bollente i pomodori per qualche minuto e poi pelateli.
In un mortaio pestate l’aglio, aggiungete i pomodori pelati e la mollica di pane e mescolate bene.
Versate il composto in un bicchiere da minipimer e
con il frullatore ad immersione frullate il tutto per rendere il
composto cremoso.
Aggiungere gradatamente l’olio, l’aceto e poi l’acqua molto fredda.
Mettete in frigo per qualche ora e servite ben freddo in piccole ciotoline.
Prima di portare la zuppa in tavola, decorate in superficie con fette di
uova sode, dadini di jamon serrano e con erba cipollina.

Per il pincho albanese Speca me gjize

8 peperoni cornetto verdi
120 g di ricotta fresca tipo pugliese
sale
olio evo

Lavate e asciugate i peperoni, salateli, fate una piccola incisione e con l’aiuto di un sac-à-poche farcite i peperoni con la ricotta.
Mettete in padella 3 cucchiai di olio e fatelo scaldare, friggete i peperoni e coprite con un coperchio. Girateli da entrambi i lati per farli colorire e poi infilzateli con dei bastoncini per finger food.

Per il montadito calabrese

Per i filoncini alla nduja

 

200 g di farina di semola rimacinata
50 g di farina 0
175 ml di acqua tiepida
75 g di pasta madre appena rinfrescata
5 g di sale
1 pizzico di zucchero
2 cucchiai di ‘nduja

Sciogliete la pasta madre con metà dell’acqua tiepida e lo zucchero, unite
gradatamente le due farine mescolate, lavorate il composto per qualche
minuto, poi aggiungete la restante acqua e impastate fino a che
l’impasto non sarà liscio. Unite per ultimo il sale e impastate ancora.
Mettete l’impasto ottenuto in una ciotola alta e larga e coprite l’impasto con pellicola trasparente e un canovaccio.
Fate lievitare fino a che l’impasto non sarà triplicato di volume, nel mio caso 9 ore.
Dividete l’impasto in 3 pezzi uguali e formate 3 filoncini che appiattirete un po’.
Unite la nduja al centro in senso verticale in ogni filoncino e
richiudete ogni filoncino con l’impasto dei lati cercando di non far
uscire il ripieno centrale.
Mettete i 3 filoncini su una teglia da forno e fate lievitare per circa 2 ore.
Trascorso questo tempo, mettete in forno caldo a 200° per circa 25 minuti.

sopressata calabrese tagliata a fettine
1 piccola melanzana tagliata a fette tonde
100 g di provola silana a cubetti
farina
olio per friggere
sale

Tagliate la melanzana a fette e mettetele sotto sale in uno scolapasta. Ponete un peso sopra le melanzane per favorire l’eliminazione del liquido amaro. Trascorsa un’ora, infarinate le fettine di melanzana e friggetele in abbondante olio caldo, fate scolare le fettine sun piatto coperto di carta assorbente.

Tagliate il pane a fettine sottili  emettete su ognuna una fettina di soppressata, poi una fettina di melanzana e poi un cubetto di provola, infilzate una forchettina per agevolare la presa del montadito.

Ricordi di Sevilla, una foto dopo il fantastico spettacolo di flamenco e un abanico speciale



Con questi stuzzichini partecipo all Mtc di questo mese
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 un saluto dalla vostra
 Ale

11 commenti

  1. Tutti piatti meravigliosi, è bello intrecciare vari tipi di etnie e i loro piatti, si può andare anche solo virtualmente a spasso per questi posti, se in realtà non si può !

  2. E vivaaaaa! Me la aspettavo un bel gazpacho o salmorejo! Bravissima, perché nel sud della Spagna si usa molto offrirlo come tapas, io ti confesso però, che me lo bevo a litri! Anzi, e ti do pure un 10 per non aver dimenticato il jamon serrano!
    La tua trilogia E molto allegra allo stesso tempo che romantica e mi piace tanto che Siviglia ti sia rimasta così nel cuore, il calore della gente e di quella città non cambia sia state, primavera, autunno o inverno.
    Tornando a la tua proposta, apprezzo tantissimo che tu abbia fatto anche i filoncini per il pane dei montaditos, e voglio aggiungere che tutto e scegliendo tre preparazioni di ricette di paesi diversi, trovo che siano perfetti uno accanto l'altro, come nati a posta per stare assieme, proprio come voi!

    grazie1000!!

  3. Ma Ale, ma che carina che sei stata, a voler condividere con l'MTC una ispirazione cosi intima e delicata come questa! le ricette sono, come al solito, bellissime (e perche' non ci racconti un po' della cucina albanese, che conosciamo cosi poco?): ma a renderle ancora piu' belle, questa volta, e' il tema che le lega. Grazie davvero!

  4. Che bel post l ho letto l latra sera mentre ero al lavoro e nn ho potuto commentare
    Hai condiviso dei momenti bellissimi ed indimenticabili come questa tapas indimenticabile
    Complimenti

  5. Un post davvero bello cara Ale, tanti ricordi condivisi con noi!
    E che meraviglia le tue tapas: come dice Mai, hai riunito perfettamente lo spirito sevillano e quello della vostra luna di miele, creando un insieme indimenticabile!

  6. Che bello trovarti in queste tapas, trovare il vostro amore e averlo condiviso con noi. E' un post dolcissimo 🙂

  7. della Spagna la mia città preferita è da sempre Siviglia!!!
    Non è Spagna se non passo per Siviglia!
    Bella unione nelle tue tapas!
    ciao
    elisa

  8. Wow Le Tapas internazionali, buona ideaaaaa!!! Ole!!! Bravissima!!! Ci penserò di farle anche io!!!!
    Buona idea!!!!
    Sono italiana di adozione anche io 😉

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