Chiffon cake all’arancia e latte di cocco

Ormai il ciambellone americano per eccellenza ha conquistato tutti, la mia famiglia compresa.
Questa volta ho voluto provare una versione profumata con le arance della mia Calabria e del latte di cocco.

Il risultato? Che ve lo dico a fare? Una morbidezza e un profumo senza pari!
Provatela anche voi e mi direte.


CHIFFON CAKE ALL’ARANCIA E LATTE DI COCCO

Per uno stampo da chiffon cake di 25 cm di diametro

240 g di farina
300 g di zucchero semolato
8 g di cremor tartaro
7 uova medie a temperatura ambiente separate tra albumi e tuorli
2 pizzichi di sale
il succo e la scorza grattugiata di 2 arance
125 ml di olio di semi di girasole
100 ml di latte di cocco

Per decorare

zucchero a velo
fettine di arancia

Nella planetaria montate a neve fermissima gli albumi con il cremor tartaro e metteteli da parte.
Montate i tuorli con le fruste per circa 6-7 minuti fino a che il composto non sarà  chiaro e cremoso.
Nel frattempo in una terrina setacciata la farina, lo zucchero, e il sale, mescolate le polveri e formate un buco al
centro.
Nel frattempo unite ai tuorli l’olio, il succo, la scorza d’arancia e il latte di cocco. Montate ancora per qualche minuto, poi unite la
crema di tuorli agli ingredienti secchi e mescolate bene.
Unite per ultimi gli albumi montati incorporando delicatamente per non
smontarli. Versate il composto nello stampo apposito senza né imburrarlo
né infarinarlo.
Cuocete a 175° per circa 45-50 minuti.
Quando la torta sarà pronta, toglietelo dal forno e capovolgetela a
testa in giù direttamente sul piatto dove desiderate servirla.
Appena la torta sarà fredda si staccherà da sola.
Spolverate con dello zucchero a velo e decorate con fettine di arancia.

Felice giornata a tutti,
Ale

4 commenti

  1. l'aspetto è splendido e non metto in dubbio che sia molto buona… ma credo che sperimentando (e la pasticceria è sperimentazione) non si possano diminuire le dosi di zucchero e uova? 🙂

  2. l'aspetto è splendido e non metto in dubbio che sia molto buona… ma credo che sperimentando (e la pasticceria è sperimentazione) non si possano diminuire le dosi di zucchero e uova? 🙂

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