Pitticelle di cipolle di Tropea

Le pitticelle di cipolle di Tropea sono delle frittelle a base di uova e di pecorino crotonese, le classiche sono fatte con i fiori di zucca e sono un piatto tipico estivo delle tavole calabresi.

Dato che la rubrica “L’Italia nel Piatto” questo mese prevede come tema “Ingredienti scomparsi e varietà autoctone” io mi sono lasciata ispirare dalla nostra cipolla di Tropea, soprannominata «l’oro rosso di Tropea», questa cipolla è coltivata secondo un disciplinare di produzione che definisce l’area a Indicazione geografica protetta e che prevede il controllo di tutte le fasi e le figure di produzione, dal coltivatore al confezionatore, passando per il vivaista.

Fonti storiche ne attribuiscono l’introduzione nel bacino del Mediterraneo prima ai Fenici e poi ai Greci. Nel Medioevo e nel Rinascimento veniva già commercializzata, sembra, in Tunisia, Algeria e Grecia, ma è dopo il periodo borbonico che otterrà la maggiore visibilità. Appartiene alla specie Allium cepa L., nei tre ecotipi autoctoni: tondopiatta (o primaticcia), mezza campana (o medio precoce) e allungata (a maturazione tardiva). Poi, a seconda del momento della raccolta, si distinguono tre tipologie di prodotto: il cipollotto e la cipolla da consumo fresco, che negli ultimi anni hanno avuto molto successo e che si conservano per pochi giorni, e la cipolla da serbo, quella con le foglie tipicamente intrecciate e la tunica esterna secche, che dura circa un mese. La zona di produzione interessa la costa tirrenica calabrese medio-alta e comprende diversi comuni in provincia di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia.*

*Informazioni tratte da La Cucina Italiana

Provate queste deliziose frittelle e non ve ne pentirete!

Per 15-16 frittelle


100 g di uova (circa 2)

80 g di farina 00

100 g di pecorino crotonese grattugiato

2 cipolle di Tropea tritate al coltello

prezzemolo tritato

sale

pepe
olio per friggere


In una terrina sbattete le uova, unite la farina, aggiustate di sale e pepe e unite il pecorino e il prezzemolo tritato.Aggiungete per ultime le cipolle e lasciate riposare la pastella per mezz’ora.

Se il composto dovesse risultare troppo denso, unite poca acqua, dovrete ottenere una pastella un po’ fluida e non troppo densa.

Scaldate l’olio fino a farlo diventare caldo e con un cucchiaio formate le vostre frittelle, friggetele da entrambi i lati e facendo dorare bene.Sgocciolate le vostre frittelle e poggiate su un piatto coperto di carta assorbente. Mangiatele ancora calde.

 
 

Con questa ricetta partecipo alla rubrica L’Italia nel piatto

Un caro saluto dalla vostra Ale

Venite a scoprire le altre specialità regionali:

Liguria: fagottini di prosciutto con asparagi viola su crema di patate

Lombardia: Risotto al Barbera dell’Oltrepò Pavese con timo e cialda di Grana Padano https://www.pensieriepasticci.it/2024/06/risotto-al-barbera-delloltrepo-pavese-con-timo-e-cialda-di-grana-padano.html 

Trentino-Alto Adige: Insalata di asparagi bianchi

Veneto: Dolce di polenta biancoperla https://www.ilfiordicappero.com/2024/06/dolce-di-polenta-biancoperla.htm

Emilia-Romagna: Confettura di Fragole di Romagna con aceto balsamico di Modena

Toscana: Bringoli di farina di grano Verna al sugo finto

Umbria: Pesche al vino Grechetto di Todi in gelatina 

Marche: Ciambella caffè e anice

Lazio: Spaghetti ubriachi di Cesanese, vitigno autoctono del Lazio

Abruzzo: Ciambelline al vino e anice, con farina di Solina

Campania: Pane con la vrenna https://www.fusillialtegamino.com/2024/06/pane-con-la-vrenna-lingrediente.html 

Puglia: Capunti di semola Senatore Cappelli con la rucola

Basilicata: Zuppa di cipolle e cicerchie 

Sicilia: Le interiora grigliate: Taiuni, virina e stigghioli

Sardegna: Tomino con Speck di Desulo glassato al miele di Pompia e con perle di Pompia https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2024/05/tomino-con-speck-di-desulo-glassato-al.html

5 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *