Questi meravigliosi pasticcini, sono appunto napoletani, ma diffusi anche in Calabria e sono uno dei ricordi più intensi della mia infanzia!
Dal leggero sapore di mandorla, vi conquistano per la loro forma e “confezione”…hanno un’aria retrò molto affascinante e solitamente vengono accompagnati a petits fours, amaretti e confetti in occasioni di cerimonie varie ( matrimoni, battesimi, comunioni ecc.).
Quando li ho visti da Assunta, non ho potuto resistere e la scorsa settimana mi sono cimentata, combinando però un vero disastro in cucina…
Non fraintendetemi, i pasticcini sono venuti buonissimi…peccato perché non ho gli appositi stampi e cartucce per farle e quindi ho pensato ad un metodo “fai da te” a dir poco catastrofico!
Avevo pensato di sostituire le cartucce con della carta forno e di mettere l’impasto nei cilindri ( in sostituzione dei cannelli) per cannoli in posizione verticale nel forno.
L’impasto non era per fortuna troppo liquido ma essendo i cilindri, aperti sul fondo, diverso impasto è scivolato fuori.
Appena terminata la cottura, ho sfilato i cilindretti dolci all’interno e li ho tagliati con il coltello, quindi equivale a dire che la capoccetta non è riuscita ma i pasticcini erano buoni comunque, anzi fantastici…
Io ho dimezzato le dosi perché la mia era un’infornata di “prova”…Se qualcuno potesse dirmi dove trovo questi cannelli sarei proprio contenta di acquistarli!
Ringrazio pertanto Assunta, la quale ha condiviso con noi questa magnifica ricetta…mi hai fatto tornare indietro nel tempo mia cara, quando da bambini io e mio fratello andavamo a spulciare nel vassoio per trovare le cartucce e gli amaretti…che bei tempi e che golosi!
Assunta, oltre ad essere un’amica, la reputo una delle foodbloggers più brave del web, cura fantastica delle foto, ricette strepitose e una cordialità speciale!
Ti abbraccio forte mia cara!
CARTUCCE NAPOLETANE
Per circa 25-30 cartucce
100 g di farina di mandorle
50 gr di farina
25 g di fecola
100 g di zucchero
80 g di burro morbido
10 g burro sciolto
2 uova medie (60g circa) + metà uovo sbattuto (30g circa)
1 pizzico di ammoniaca
1 pizzico di sale
2 gocce di estratto di mandorla amara)
la buccia di mezzo limone grattugiata
Preparazione:
Mescolate la farina di mandorle con 1 uovo sbattuto e gli aromi, fate riposare a temperatura ambiente per 1 ora.
Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero e l’ammoniaca, unite il composto di uova e farina di mandorle, un cucchiaio alla volta, alternando con l’altro uovo e 1/2 precedentemente sbattuto; mescolate con un cucchiaio e unite il burro fuso, ma non bollente; infine unite le due farine setacciate, poco per volta. Alla fine dovrete ottenere un impasto tipo plumcake. Fatelo riposare per 1 ora a temperatura ambiente.
Trasferite l’impasto in una sac-à-poche con bocchetta liscia di 1 cm di diametro. Spremere il composto nei cannelli foderati con le cartine riempendoli fino a circa 1mm sotto il bordo del cannello perché in cottura lievitano.
“Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale.”
– Marcel Proust –
E voi avete un pasticcino, un biscotto da consigliarmi? Che magari vi evoca qualcosa di profondo, un ricordo infantile, un periodo particolare della vostra vita?
Attendo i vostri suggerimenti ed eventuali link!
ho da poco comprato le formine ma non ancora preparate buone vero, grazie di averle condivise con noi, questo giro in Italia mi piace sempre più, un bacione
Le cartucce!!!! Da noi si usano ancora tantissimo e piacciono molto anche ai bambini, bravissima!!!!!
Le ho viste anch'io da qualche parte e devo dire che me ne sono innamorata, da provare… magari facendomi portare gli stampi dai colleghi napoletani!! 🙂 Un caro abbraccio e continua così, questa rubrica è favolosa!!
Lo sai che quando ero piccola e la mamma portava il vassoio di dolci della domenica, la cartuccia era la prima che prendevo? mi piaceva togliere la cartina piano piano e sentirne la morbidezza…è vero cara Ale che bei ricordi. Al nord però tesoro non so se li trovi i cilindretti adatti, io quando sono tornata a Napoli per le ferie ne ho fatto scorta. Bacioni grandi.
non li ho mai assaggiati….ma decisamente vorrei provare!
felice we cara
E fanno parte anche dei miei ricordi di bambina! Nel vassoio di piccola pasticceria per primi "i sigari" sparivano all'istante, poi il turno del "funghetto" (che ti consiglio vivamente!) e via tutto il resto!
E' sempre bello tornare indietro con la mente a quei momenti, grazie quindi di averli evocati con questi dolcetti mitici!
Ciao tesoro,
ma che buoni e che belli!!!
Alloro, non mi sono dimenticata di te, ma sto lavorando.
Ho parlato con una signora della mia città e mi darà le ricette dei biscotti della tradizione tra un po' di giorni,
poi te le invio. Per quanto riguarda la mia infanzia è costellata da dolci francesi e spagnoli 😉
bacioni
Che buoni devono essere!!! Non li ho mai sentiti…mi piacerebbe molto assaggiarli!!! I sapori dell'infanzia sono sempre i più belli!!
Un abbraccio
Annalisa
oggi ho postato i panzerottini alla marmellata di mia suocera, dolcetti tipici pugliesi, non conosco la loro storia, ma ne vado matta, sono fantastici, non mi stancherei mai di farli e mangiarli!!Ti lascio li link http://sabrinaincucina.blogspot.it/2014/06/panzerottini-alla-marmellata-di-giovanna.html. Ciao baci Sabry
Ottime queste cartucce, devo provarle!!!
Sicuramente sono molto buoni di gusto. Quando si tratta delle mandorle, i dolci sono sempre buoni. Come non ne assagerei uno !!! 🙂 Claudia
Cara Ale, sei stata coragiosissima guarda…ed hai fatto un miracolo! 😀
Malgrado i mezzi a tua disposizione (o forse dovrei dire i NON mezzi) te la sei cavata alla grande!
Facciamo che se riuscirò a procurarmi altri cannelli (io stessa li ho avuti tramite un'amica di Napoli perchè qui da me sono introvabili) te li tengo da parte e te li spedisco appena possibile? 😉
Grazie mille mia cara, è sempre una gioia veder riprodotte le ricette pubblicate sul mio blog, specialmente da persone in gamba come te!!
Ti abbraccio.
Non li hai visti e dalla lista degli ingredienti posso solo lontanamente immaginarne il sublime sapori..grazie x avermeli fatti conoscere!
Buon we cara <3
Cara Ale, non conoscevo questi dolci, devono essere sicuramente buonissimi e speciali grazie alle mandorle che adoro, chissà che bontà:))
un bacione e grazie mille per la splendida ricetta:))
Rosy
quasi! per fortuna ci sei tu Ale! davvero mi hai aperto una porta dolce e deliziosa oggi! Grazie!!!!
Ale, ma questi dolcetti devono essere davvero deliziosi, tra l'altro avrei a casa pure tutti gli ingredienti!
Se questo maledetto mal di testa mi abbandona li preparerò oggi stesso! Intanto ti mando un bacio e ti auguro uno splendido fine settimana!
Mai assaggiate né sentite nominare!!!
E anche oggi imparo una cosa nuova Ale!!!
Cmq hai ragione sono belli ed eleganti!!
Sempre brava!! Come stanno i piccini???
Buon fine settimana!!! <3
buoni!!! qui ho trovato qualcosa almeno credo http://www.centrodecorazionidolci.it/home/accessori/cartine-per-acrtucce
http://www.centrodecorazionidolci.it/home/teglie-da-forno/forme-per-cartuccia
le spedizioni sono alte 10 euro ma non ho trovato altro non so magari se hai da prendere altre cose ho fare ordini collettivi magari potrebbe andare bene