Brodetto alla vastese con crostini di pane al piccantino calabrese

Questo brodetto nasce quasi per caso, appena vista la sfida lanciata da Anna Maria, ho subito pensato di interpretare un brodetto di pesce che fosse tradizione di una regione diversa dalla mia.
Perché ovviamente Bolzano non è la città del pesce, trovandosi tra le Dolomiti e di ricette della Calabria di questo tipo non me ne venivano proprio in mente.
Dopo aver fatto una ricerca su internet, sono arrivata al brodetto di pesce vastese e inconsapevolmente, ho nutrito del grande affetto per questa ricetta che mai avevo provato prima, perché a Vasto vive una mia lettrice affezionata che mi segue da qualche anno e con cui abbiamo instaurato un rapporto d’amicizia che va oltre il blog…eppure non ci siamo mai viste, abbiamo età molto diverse, ci sentiamo per telefono e ci raccontiamo delle nostre vite, parliamo di famiglia, di figli e di passioni.
Sono passata a Vasto a fine agosto in viaggio da Bari per risalire in Alto Adige e mio marito, adora spezzare i viaggi in macchina, sorseggiando un buon caffé davanti al mare…
Ci siamo fermati sul lungomare di Vasto poco meno di un’ora e abbiamo respirato, insieme ai piccoli, quella meravigliosa aria di mare e abbiamo goduto di quei meravigliosi colori, che solo il mare può regalarti.
Avrei voluto avvisare Anna che ero lì, ma non ne ho avuto il tempo dato che siam subito ripartiti.

Ed è proprio ad Anna, cuoca eccellente da quello che ho capito, che ho chiesto per telefono, la ricetta di questo brodetto meraviglioso, mi ha consigliato i pesci da utilizzare, come procedere e come cuocerli. Ringrazio infinitamente Anna per i preziosi consigli che mi ha dato perché il brodetto realizzato è stata una delle cose più buone che io abbia mangiato.

L’attuale versione del brodetto alla vastese (lu vrudatte) nasce nell’800 con l’arrivo del pomodoro nelle cucine, perché la versione originale era in bianco.
Era nato come piatto povero della cucina marinara abruzzese e veniva realizzato a bordo delle paranze vastesi dai pescatori, i quali, dopo aver venduto la parte migliore della loro pesca, utilizzavano i pesci rimasti impigliati malamente nelle reti, quindi poco presentabili per la vendita.
A differenza degli altri brodetti dell’Adriatico, in questo brodetto non vengono usati elementi acidi come vino o aceto, il pesce viene lasciato intero, ove possibile, e la tradizione vuole che venga utilizzato un tegame in coccio (tijelle) largo e basso per la cottura.
Per un risultato eccellente, poi, il pesce non deve essere mai mosso, il tegame va scosso delicatamente (trizzicato) con movimenti orizzontali e rotatori per evitare che il pesce si attacchi sul fondo del coccio.

Mio marito ha aprrezzato tantissimo questa preparazione esclamando: “Lo devi preparare più spesso!” e io super orgogliosa del risultato, ho scritto ad Anna, la quale mi ha  risposto: “Ti è venuto bene perché fai tutte le cose con amore”, io credo che sia una donna profonda perché pur non avendomi mai vista, ha capito la mia essenza.
E io e mio marito abbiamo deciso che la prossima estate  passeremo una settimana in Abruzzo, dove potrò gustare il brodetto di Vasto insieme alla mia amica Anna, che non vedo l’ora di abbracciare.
Già mi vedo, vicino al mare, a chiaccherare, ridere e scherzare con lei…

Un favoloso connubio tra Abruzzo (con il brodetto) e Calabria, poiché ho deciso di accompagnare questo brodetto con dei crostini di pane fritti nel piccantino calabrese, che altro non è che un paté di peperoncino della mia terra (oltre all’olio utilizzato che viene diretto dal mio paesello in Calabria).

Un piatto meraviglioso, questo di oggi, che parla di affetto, di sintonie e di amicizia, ve lo consiglio, è davvero delizioso!


BRODETTO ALLA VASTESE CON CROSTINI DI PANE AL PICCANTINO CALABRESE

Per 4 persone 

900 g di pesce misto tra  triglia, merluzzo, gallinella, sogliola, scorfano, seppioline, cicale di mare (che io purtroppo non ho trovato e che ho sostituito con piccoli scampi) e tracina
300 g di cozze
200 g di polpa di pomodoro
300 g di pomodoro ciliegino (privato dei semi) – la ricetta originale prevede l’uso dei pomodori mezzitempi (che qui sono impossibili da trovare)
4 spicchi d’aglio
poca acqua
1 peperone rosso
olio evo della zona (io ho utlizzato quello calabrese)
1 mazzetto di prezzemolo spezzettato a mano
poco sale

Per i crostini

200 g di baguette
piccantino calabrese
poco olio evo

Parte del pesce utilizzato, dalla foga di preparare, mi sono dimenticata di fotografare gli altri

Pulite e lavate i pesci, lasciando intatte le teste.Ove possibile lasciate il pesce intero, se no sfilettatelo.
Nel coccio mettete a freddo abbondate olio, poca acqua, l’aglio mondato e affettato, il peperone tagliato a listarelle sottili, il prezzemolo, la polpa di pomodoro e i pomodorini lavati e spaccati, a fiamma moderata. Aggiustate di sale e poi unite i pesci in ordine di durezza partendo quindi dallo scorfano, poi seppioline e scampi, triglie, gallinella e infine merluzzi, sogliole. Unite per ultime le cozze lavate e sbarbate.
Inserire dapprima i pesci interi e per ultimi i filetti ottenuti senza sovrapporli.
Scuotere il tegame di tanto in tanto e cuocete a fiamma viva per circa 20 minuti con coperchio.
 Mentre il brodetto cuoce, tagliate la baguette in piccole fettine, mettete a scaldare in una padella un po’ di olio e po’ di piccantino calabrese, adagiate le fette di pane e fatele dorare da entrambi i lati.
Servite il brodetto caldo con i crostini piccanti.

Con questa ricetta partecipo all’MTC di questo mese sul Brodetto di pesce di Anna Maria
Buona giornata e buon appetito,
Ale

7 commenti

  1. Complimenti Ale!
    Sei stata bravissima, infatti il brodetto alla Vastese è molto buono e molto apprezzato da chi ha la possibilità di mangiarlo. Ti ringrazio, hai fatto commuovere me e mio marito, lui Vastese DOC. In bocca al lupo, ti abbraccio con affetto. Anna da Vasto:-)

  2. Ale come sempre sei il top!!! IO adoro ogni tuo piatto e proprio come dice Anna se cucini con amore si vede!!! Ho scoperto Vasto per caso un giorno… mi sono letteralmente innamorata e ci credi che mi sposata proprio a Vasto ? una terra bellissima hai unito due parti di me Vasto e la Calabria! brava

  3. Come non apprezzare questa ricetta che, oltre che buona, utilizza i peperoncini e l'olio calabrese… 🙂 Un gran bel piatto, complimenti.

  4. Cara Ale, il brodetto di Vasto se la gioca da secoli con quello di Termoli, con cui c'è una amichevole rivalità di campanile. Io passo le mie estati ormai da oltre 25 anni sulla costa termolese ed a Vasto ci vado praticamente sempre (vasto Alta) perché è una cittadina meravigliosa che dovrai visitare per forza (la tua amica Anna quante volte te l'ha detto?). Insomma devi andare e devi anche assaggiare il brodetto alla vastese che è spettacolare. Io l'ho assaggiato in un piccolo ristorante nascosto dove il proprietario, alla fine, ci ha presentato una bella minestra di spaghettini tritati dentro al brodo rimasto. Una poesia.
    La differenza tra il brodetto molisano e quello vastese sono proprio i pesci, perché a Vasto c'è una maggiore quantità di scoglio che a Termoli manca. E poi il peperone verde. Ma sulla bontà, non ho niente da dire. Qui si parla di piatti della meraviglia.
    Bravissima mia cara, un commovente omaggio a questa città. Un bel bacione, Pat

  5. Una ricetta preparata davvero con amore visto l'attenzione che hai dedicato alla ricerca di un piatto che non è consuetudine familiare né geografica. Intrigante anche l'idea di rendere piccante il pane e non l'intero piatto. Grazie per aver condiviso tutto questo con noi e attendo le prossime ricette che sicuramente scaturiranno grazie alla bellissima amicizia, e condivisa passione, con Anna! Anna Maria

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