“La donzelletta vien dalla campagna
in
sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un
mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si
appresta
in
sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un
mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si
appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine (…) “
Questo è l’incipit di una delle poesie più belle mai scritte nella storia della letteratura italiana: ” Il sabato del villaggio”.
Sin da piccola ho adorato Giacomo Leopardi e ho imparato a memoria molte delle sue liriche, ma la mia preferita è sempre rimasta questa, a cui io, personalmente, ho sempre associato un messaggio ottimistico.
La poesia invitava i giovani a non aspettarsi gioia e felicità dal domani, perché ne sarebbero rimasti delusi.
Io, invece, dal mio canto, positiva come sono sempre stata, ho sempre letto un messaggio di “carpe diem”, nel senso che la giovinezza è un periodo bellissimo, che deve essere vissuto a pieno, nel migliore dei modi, perché la domenica (età matura) sarebbe arrivata molto più velocemente di quello che avremmo pensato.
Quella donzelletta me la immagino candida, tenera, giovane e dolce come una pralina al cioccolato bianco, e il suo mazzolino di rose e di viole (candite) lo ritroviamo nel ripieno…
Un cioccolatino inusuale ma assolutamente delizioso!
Questi cioccolatini li dedico alla mia amica Ida e al suo compagno Marco, due amici speciali, i quali mi hanno regalato rose e violette candite con tanto amore e spontaneità!
Il mio messaggio d’amore va a loro:
BACI DELLA DONZELLETTA
(AL CIOCCOLATO BIANCO, ROSE E VIOLETTE CANDITE)
Per 10 baci
100 g di cioccolato bianco
50 ml di panna fresca
3 boccioli di rose candite
3 violette candite
la punta di un cucchiaino di fiori di melissa tritati
10 nocciole pelate
Per la copertura
180 g di cioccolato bianco
Per il ripieno fondete il cioccolato bianco e aggiungete la panna, mescolate fino ad ottenere una crema omogenea, spezzettate le rose e le violette e incorporatele alla crema, unite infine la melissa e mescolate bene.
Fate riposare la ganache in frigo e una volta diventata compatta, con un sac-à-poche formate 10 palline.
Poggiate in superficie 10 nocciole pelate, schiacciando leggermente.
Per il temperaggio del cioccolato, come nell’altro post sui baci sinfonici, mi sono attenuta alle info preziose di Annarita, in questo post, con l’unica di differenza che nella fase iniziale non si deve superare la temperatura di 40°, in seguito deve scendere a 23°-24° che è la temperatura di cristallizzazione e poi utilizzarlo quando la temperatura sarà arrivata a 27°- 28°.
Questa temperatura sarà quella giusta per ricoprire i vostri baci, in una ciotola immergetevi i vostri baci e ricopriteli col cioccolato bianco fino ad ottenere una copertura omogenea.
Col cioccolato bianco i tempi devono essere velocissimi, pena la mancata lucidità.
Ponete le vostre praline ricoperte su un foglio di carta forno e, una volta solidificate, servite.
Con questa ricetta partecipo all’MTC di febbraio
Vi auguro un felice lunedì!
Ale
Non ho mai assaggiato i fiori canditi, chissà che profumo devono dare a questi cioccolatini. Mamma quanto sono invitanti, sembrano così golosi
Si sente il profumo di fiori fin qui!
Sei il mio mito! In questi giorni mi sono guardata tutte le vostre ricette per l'MTC e fra me e me pensavo: sarà la volta buona che qualcuno mi sforna un delizioso bacio total white come lo sogno da anni? Ci hai pensato tu, Ale! Grazie!!!! <3 <3 <3
INCANTEVOLI, MI VIEN VOGLIA DI ASSAGGIARLI!!!!!!!!!!BACI SABRY
piccoli e deliziosi da mangiare come le ciliegie !
Delicatissimi e femminili. Mi piacciono moltissimo.. e se posso dirlo anche più degli altri *.* saranno quei pois lilla e rosa a farmi capitolare del tutto, ma davvero li adoro 😀 Bravissima come sempre, tesoro 🙂
Questa poesia ti ha ispirata ad arte.. Sono bellissimi e l'abbinamento cioccolato bianco e fiori canditi si sposa a meraviglia!
Curiosa di assaggiarli!
Anch'io ho sempre adorato Leopardi e il sabato del villaggio 🙂
Mi piace che tu ti sia ispirata a questa poesia ed il risultato è eccezionale, complimenti!
Semplicemente raffinatissimi!!!!!!
ciao Ale,
ummmmm!!! che buono!!! certo che sei la maga dei cioccolatini tu 😉
bacione cara
Da Perugine e quindi da abitanti della terra del Bacio per eccellenza non potevamo non lasciare un commento a questi bacetti deliziosi, candidi e profumati di violetta! il tuo abbinamento ci piace molto, è estroso e da intenditore e lo vedremmo incartato con la classica carta a stelle ma color lilla e con un bel bigliettino come nei baci doc magari con una citazione dalla tua poesia preferita! Quindi super approvazione da Perugia!! Smackk
Che finezza e che golosità questi baci, brava Ale, sono deliziosi!!!
Bacioni…
ma quanto sei brava Ale….sono meravigliosi questi originalissimi bacetti!
Come va, stai un pò meglio in questi fìgiorni col morale? Bacione!!!
sono elegantissimi e non ho mi provato i fiori canditi
bravissima
una vera delizia,complimenti ti sono usciti proprio bene ^_^
ma che meravigliaaaaaaa!!!!! profumatissimi e bellissimi!!!! complimenti!!!
Mi unisco al coro di complimenti… Belli ed originali, viene voglia di assaggiare immediatamente! Grande Ale! Un abbraccio grande
Che profumo devono avere questi baci, di fresco, di primavera, fanno addirittura sognare. Solo una persona ottimista e solare come te può vedere un messaggio positivo nelle parole di Leopardi ma mi piace , mi piace pensare che in fondo potesse essere proprio quello il messaggio. I tuoi baci sono di una delicatezza e di una eleganza senza pari. Ale sei speciale…ancora una volta.
Che dirti Ale se non che li trovo bellissimi e molto originali? E sicuramente eccezionali all'assaggio 🙂
Un bacione e bravissima!
ma che bontà!! golosiiii! come mi piacciono questi dolcettiiiiii!!!
anch'io amavo leopardi e quando qualche anno fà sono stata a Recanati…ero davvero incantata…!
a presto Ale bella
Mamma mia cos'è questa bontà! Potrei mangiarne 10 senza nemmeno respirare…
A parte che devono essere davvero deliziosi, sono bellissimi, Ale!!! Di una finezza unica. Bravissima!
In bocca al lupo cara! :*
Al liceo, ci avevano fatto studiare il commento di Pascoli a questa poesia, nella parte in cui se la prendeva con Leopardi per la scarsa aderenza alla stagionalità: le rose e le viole non possono coesistere in un boquet,perchè spuntano in tempi diversi. io leggevo con rimpianto, perchè a me piaceva immaginarmele insieme, anche per un fatto cromatico. Tant'è che quando poi sono cresciuta, me le son messe in barattolo e le ho servite assieme, o candite oppure ridotte in gelatine o marmellate. E nessuno si è mai lamentato, anzi.
E dopo questa premessa, c'è forse bisogno che ti dica quanto mi piacciono, questi tuoi baci? 🙂
Bravissima!