Non si conosce il periodo in cui siano nati, ma sembra siano stati creati in un periodo in cui ci fu un aumento del prezzo della farina di frumento, per fronteggiare una cattivo raccolto, e i fornai cominciarono a mescolare la farina di mais a quella meno “economica”.
Meliga infatti, in dialetto piemontese significa mais.
Ecco che per il nostro ottavo appuntamento della rubrica “Dolci retrò” vi propongo questi meravigliosi pasticcini, ideali da servire con un tè oppure con un bicchiere di Moscato dolce o con dello zabaione.
Provateli e mi darete ragione, sono davvero squisiti!
PASTE DI MELIGA
Per circa 25 ciambelle
125 g di farina di mais fioretto
250 g di farina 00
250 g di burro di ottima qualità morbido (a temperatura ambiente)
125 g di zucchero semolato
1 uovo intero
1 tuorlo
la scorza di un limone non trattato
la polpa di una bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
Mettete le due farine setacciate in una ciotola, unite il sale, lo zucchero e la vaniglia.
Mescolate bene le polveri con un cucchiaio di legno.
Aggiungete il burro morbido e la scorza di limone.
Unite l’uovo e il tuorlo e mescolate fino ad ottenere un composto cremoso ma ben compatto.
Trasferite l’impasto in una tac-à-poche con bocchetta a stella aperta e su due teglie ricoperte di carta forno formate i vostri biscotti.
Cuoceteli in forno a 180° per circa 15-20 minuti.
Queste le ho fatte pure io recentemente, con la ricetta di Montersino. Sono ottime. Ciao Ale ! Buon fine settimana…nonostante tutto