Pasta ‘china o a lu furnu calabrise (pasta al forno calabrese)

Non esiste piatto più rappresentativo di questo, della mia terra, la Calabria, una terra a volte giudicata male e poco considerata, che ha invece numerose specialità da far conoscere.
La pasta al forno (o pasta ‘china) suole essere il piatto della domenica calabrese, del pranzo luculliano delle feste e delle ricorrenze importanti.
Un piatto molto sostanzioso ma molto delizioso, al quale sono particolarmente attaccata perché parla di me, dei miei ricordi e delle persone che intorno a questo piatto hanno fatto la storia della mia vita e della mia famiglia.
Se non siete mai stati in Calabria, vi consiglio di andarci e di assaggiare la cucina tipica, non ve ne pentirete!
Sapori forti e intensi, peperoncini, pomodori, salumi, formaggi e tante specialità che una volta nella vita dovrete provare…
Persone solari, ospitali e generose… Questo e tanto altro “from Calabria with love…”
Perdonate la mia nostalgia, ma vivendo in Alto Adige a volte credo sia normale…

Io intanto vi suggerisco di cimentarvi nell’impresa e non ve ne pentirete! 😉


PASTA A LU FURNU ( SPECIALITÀ CALABRESE)

500 g di mezzi rigatoni Delverde
400 g di macinato misto
200 g di pane raffermo ammollato nel latte
prezzemolo tritato
uno spicchio d’aglio tritato
150 g di pecorino crotonese
1 uovo grande
1 lt di passata di pomodoro
1/4 di cipolla rossa di Tropea affettata
qualche cucchiaio d’olio evo
200 g di soppressata calabrese piccante tagliata a fettine sottili o a dadini
4 uova sode
200 g di provola calabrese tagliata a tocchetti
150 g di parmigiato grattuggiato
qualche foglia di basilico
pangrattato
peperoncino fresco
olio di semi per friggere
sale
pepe

Preparate le polpette: strizzate il pane, impastate con il macinato e unite il pecorino, lo spicchio d’aglio tritato finemente, l’uovo, il sale, il pepe..
Il composto non dovrà essere troppo secco, anzi lasciate l’impasto abbastanza mordido e formate delle piccole palline, passatele nel pangrattato e poi immergetele in 2 riprese nell’olio caldo.
Friggetele e fastele scolare sulla carta assorbente.
Preparate il sugo: fate rosolare la cipolla nell’olio, unite la passata di pomodoro e fate cuocere con un coperchio per circa 40 minuti, avendo cura di girare con un cucchaio di legno di tanto in tanto.
Trascorso il tempo di cottura, sistemate di sale e pepe, poi unite un po’ di peperoncino e del basilico.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e conditela con 3/4 del sugo. Stendete metà della pasta sul fondo di una teglia ( di 28-30 cm di diametro), aggiungete le polpette, i formaggi ben distribuiti (lasciando una piccola parte di parmigiano per la gratinatura), le uova tagliate a fettine, la soppressata e ricoprite infine con la pasta rimanente. Stendete sopra il sugo rimasto e spolverate col parmigiano avanzato.
Fate cuocere in forno per circa 25 minuti a 220°facendo gratinare col grill per pochi minuti prima di estrarre dal forno.

Con questa ricetta partecipo al contest “La cucina italiana nel mondo verso l’Expo”
Buon appetito!
Ale

8 commenti

  1. La pasta al forno si fa spesso anche a casa mia ma mi sa che non c'è un confronto con questa…provola, cipolla di tropea, peperoncino… deve essere di un buono!
    Non sono mai stata in Calabria ma prima o poi ci andrò sicuramente perchè la cucina locale va assaggiata in loco.

  2. Beh per me è un buon inizio. Al mio rientro dalla tua terra, racconterò di questa terra che tanto ami e che io andrò a conoscere per la prima volta.

  3. Io abito al nord, ma ho un'amica che ogni volta che va a trovare i suoi parenti, mi porta qualche assaggino di formaggi, salumi piccanti o meno, o altre cose del posto, tutte molto buone. Anche la tua pasta è molto gustosa !

  4. Cara Ale, non sono mai stata in Calabria ma abito in Sicilia e penso che le due regioni sono abbastanza simili tra loro, sia per la cucina saporita e buonissima che per l'ospitalità e la solarità della gente:)). Mi piacerebbe un giorno poter visitare la tua terra, anche la Sicilia, soprattutto in passato (oggi ha subìto una rivalutazione notevole) è stata considerata solo in modo negativo (e luoghi comuni non si possono contare) e questo non è giusto in
    quanto si tratta di terre che hanno tantissimo da offrire e meritano!
    Questa ricetta dev'essere di una bontà e di una goduria unici..non so se posso trovare tutti gli ingredienti, ma se per caso dovessi riuscirci la proverò sicuramente in quanto mi piace tantissimo, poi si tratta di un piatto speciale in quanto ricco per te di valore affettivo e in questo ti capisco, anch'io vivo lontana dalla mia regione d'origine, la
    Sardegna e ogni volta che vado ne approfitto per trovare e assaggiare specialità che trovo solo lì, irreperibili altrove….
    un bacione:))
    Rosy

  5. Ciao Ale, sono qui.
    Siamo in provincia di Cosenza, su uno spettacolo di mare, di fronte abbiamo l'isola di Dino.
    Mangio pesce come se non ci fosse un domani e l'acqua un sogno.
    Hai da consigliarmi qualche bel posto da vedere?
    Un abbraccio.

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