Pan de muertos messicano

Sono anni che non mi reco al cimitero a trovare i miei cari, perché con gli anni mi sono convinta che non si trovino più lì, bensì tra noi.
Ovvio, il loro corpo giace sepolto ma la loro anima vive tra noi, se li abbiamo amati e rispettati durante la vita. Io credo sia così, magari mi giudicherete matta ma io la penso così.
Ammetto che la morte mi faccia paura perché amo molto la vita, i miei figli, mio marito e la mia famiglia e mi rendo conto di quale vuoto creerei.

Per uno strano caso della vita, all’età di 11 anni ho sfiorato la morte (come vi ho raccontato qui) ma non essendo probabilmente il mio momento, sono ancora qui a raccontarvelo…

Qualcuno da lassù credo mi abbia protetto e sono ogni giorno grata per questo.
I miei nonni e mia zia mi stanno guardando dal cielo e in me sono sempre vivi attraverso ricordi, aneddoti ed episodi stupendi in loro compagnia e mai mi abbandoneranno.

La festa dei defunti è un giorno particolarissimo, molto sentito soprattutto nel sud Italia, da dove provengo.
Nella provincia di Catanzaro, però, non conosco nessuna ricetta tipica di questa ricorrenza.

Ecco perché ho deciso di preparare un dolce tipico del Messico,  che si fa proprio per questa occasione e dove questa festa viene festeggiata in maniera speciale: musica, maschere, balli e pan de muertos.
Questo ultimi sono una sorta di pane dolce glassato, aromatizzato all’arancia e anice.
La loro forma e struttura ha dei significati simbolici importanti:
– le strisce di decorazione rappresentano probabilmente le ossa del defunto;
-la forma circolare del pane simboleggia il simbolo del ciclo della vita;
-l’aroma e il profumo dell’arancia invece un modo per ricordare i defunti.

Ed ecco che per il lunedì etnico, il giro del mondo delle ricette, oggi ci fermiamo in Messico!

PAN DE MUERTOS MESSICANO (ricetta liberamente tratta da qui)



500 g di farina di manitoba
30 ml di acqua tiepida
4 uova
Il succo e la buccia grattugiata di 2 arance
15 g di lievito di birra fresco
150 g di zucchero semolato
2 g di sale
80 g di burro
1 cucchiaino di estratto di anice
100 ml di sciroppo di zucchero (50 ml di acqua + 50 g di zucchero)

Sbriciolate il l’invito di birra e fatelo sciogliere nell’acqua tiepida.
Mettete la farina in una ciotola, formate la fontana al centro e unite il lievito, metàdel succo o poco più, zucchero e burro e iniziate a impastare.
Dopo qualche minuto, unite le uova, una per volta e impastate energicamente a mano o col gancio nella planetaria.
Mettete l’impasto a lievitare per 3 ore e poi formate 8 -10 pagnotte tenendo da parte un pò di impasto per le decorazioni, dovrete formare una specialità di ossa e attaccare sulla superficie di ogni pagnotta incrociandole.
Spolverizzate con zucchero o semi di sesamo e infornate a 180° per circa 25 minuti.
Mentre cuociono ,
 preparate la glassa mescolando lo sciroppo di zucchero con il succo di arancia rimasto.
Appena i pani saranno pronti  glassateli con il composto ottenuto.
Volendo , si possono spolverare ulteriormente di zucchero a velo dopo aver assorbito lo sciroppo.

“Con questa ricetta partecipo a Panissimo#35 di novembre. La raccolta di Sandra e Barbara, questo mese ospitata nel blog di Terry

Buona giornata a tutti, 

Ale

Curiosità: scopri come vive il mondo

4 commenti

  1. Ma dai … non lo conoscevo questo pane, molto interessante. Bello Ale, molto profumato e di grande significato. Anche io penso come te che andare al cimitero non abbia molto senso. Rispetto chi ci va e ci crede ma penso che i nostri cari continuino a vivere dentro di noi. Un abbraccio e ti aspetto alla raccolta di Panissimo, ci conto.

  2. Oh Ale, non conoscevo questo pane e il suo significato, devono essere profumati e buonissimi, adoro il gusto e l'aroma dell'anice!!!
    Un bacione

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