Licurdia con crostini di pane alla ‘nduja: soupe à l’oignon calabraise

Gli appassionati di cucina conosceranno senz’altro la soupe à l’oignon, classico della cucina francese, da sempre nota come cucina raffinata ed elegante.
A questo concetto ho voluto invece contrapporre una zuppa rustica tipica della Calabria: la Licurdia, a base di cipolle di Tropea.
Una zuppa deliziosa in cui io ho voluto mettere del mio e che ho servito con dei crostini di pane alla ‘nduja di Spilinga.
Questo mese, poi, l’MTC e Vittoria  attendevano e non ho potuto esimermi dal preparare qualcosa che ricordasse la mia terra…

LICURDIA CALABRESE CON CROSTINI DI PANE ALLA ‘NDUJA

Per il brodo:

1 cipolla di Tropea
1 patata della Sila
1 finocchio (mia aggiunta)
1 carota
1,5 l di acqua
sale

Per la zuppa:

4 cipolle di Tropea
le verdure lesse rimaste dal brodo
60 g di strutto
peperoncino fresco tagliato a rondelle
sale
pepe

Per i crostini:

6 fette di pane casereccio
4 noci di burro
mezzo cucchiaino di ‘nduja di Spilinga

Lavate e pulite la cipolla, la patata, il finocchio e la carota. Affettate tutto e mettete in una pentola con l’acqua. Salate e pepate. Portate a bollore e cuocete fino a che le verdure saranno lesse e morbide.
Nel frattempo lavate e pulite le cipolle, affettatele finemente e in un’altra pentola mettetele a rosolare con lo strutto a fiamma dolce.
Quando le cipolle diventerranno trasparenti, filtrate le verdure dal brodo e passatele nel mixer, unitele alle cipolle rosolate e aggiungete brodo fino a coprire il tutto.
Fate cuocere per circa 1 h – 1h e 10, o comunque fino a che il composto apparirà cremoso e rossiccio.
Unite il peperoncino e aggiustate di sale.
Prendete le fette di pane e con un coltello tagliate a cubetti regolari.
Scaldate il burro in una padella insieme alla ‘nduja e fate rosolare il pane.
Versate la zuppa calda con i crostini appena fatti.

 Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC di questo mese

Felice domenica a tutti,
Ale

10 commenti

  1. Ciao cara,
    come va? spero bene!!! dopo mille tentativi sono finalmente riuscita a commentarti, non so per quale motivo ma ho difficoltà nel caricare la pagina del tuo blog, la vedo sempre a metà mah!!!
    Buona questa ricetta, da provare soprattutto con questo freddo 😉
    un abbraccione e buon week end a te e alla tua famiglia

  2. Da quando sono stata in vacanza a Tropea mi sono innamorata della Calabria, dei suoi sapori, del colore del suo mare e dei suoi profumi. Questa ricetta è bella proprio come questa terra!!!

  3. Io sono strabiliata, dalla carrellata di zuppe che state recuperando dagli anfratti di tradizioni meno conosciute, ma non per questo meno meritevoli di nota. E questa licurdia è proprio l'esempio più lampante di quanto ho appena detto: non credo che sia così diffusa come altre ricette della tua regione, ma ora che l'hai condivisa penso che saremo in tanti a prepararla, in tante cucine. Questo era proprio il senso della sfida di questo mese-e lo hai colto ed interpretato alla perfezione. bravissima!

  4. questi calabresi, sempre con quel tocco in più.
    Amo da impazzire le cipolle e la consistenza "cremosa" di questa zuppa. Il panne all''nduja è il tocco di classe. Brava

  5. Ecco anche qui il recupero di un'altra bella tradizione che ho solo sentito nominare, ma mai avuto occasione di assaggiare. Eppure in calabria ci passo quasi ogni anno.
    Grazie di averla condivisa con noi, sono ricette preziose.

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