Frittelle di fiori di zucca di nonna Assunta

Le frittelle di fiori di zucca sono un “must” in tutte le case calabresi e decretano l’inizio della stagione estiva.
Le pitticelle ‘e hjuri sono buonissime, facilissime e, una volta assaggiate, non si torna più indietro, creano dipendenza.
Si tratta di una delle ricette della cucina calabrese alla quale sono più legata in assoluto.
E sapete perché?
Perché mi ricordano mia nonna Assunta, la mia infanzia, il mio piccolo paese natìo, Magisano, piccolo comune della presila catanzarese e tutti i ricordi associati a quel bellissimo periodo della mia vita, spensierato e allegro.
Se chiudo gli occhi e mangio una frittella, mi pare ancora di rivedere la mia nonnina, intenta a friggere quelle piccole porzioni di grande bontà, con il suo grembiule blu a fiorellini bianchi, la sua collana d’oro intorno al collo, il suo viso sempre dolce e gentile, nonostante la vita non fosse stata sempre clemente con lei.
Quel profumo e quello sfrigolìo dell’olio risuonano in me come musica di altri tempi, quando finita la scuola e iniziata l’estate, mi sentivo serena, libera come l’aria e piena di entusiasmo.
Non è facile descrivere quella sorta di felicità che provavo, ma come ben sapete, essere bambini è davvero unico e irripetibile.
Non appena pronte, mia nonna, metteva le frittelle su un piatto coperto di carta da cucina per far assorbire l’eccesso di olio, ma ricordo che noi nipoti andavamo subito a rubarne qualcuna, perché calde calde erano irresistibili.
Non ricordo mai che si fosse arrabbiata per questo, anzi, si mostrava soddisfatta per il nostro apprezzamento.
Mia nonna Assunta è stata una presenza importantissima nella mia vita, ricordo tantissime cose di lei, il suo modo, a volte un po’ buffo di parlare, le sue raccomandazioni sulla vita, la sua dolcezza e la sua ingenuità, la sua bontà, la sua saggezza e il suo amore.
E a volte mi rendo conto che non se n’è davvero andata via da me, perché continua a rivivere nella mia cucina, nei miei ricordi, mentre guardo gli occhi di mio padre, suo figlio, e in tanti altri déjà-vu della mia vita.
Preparare le tue frittelle, nonna, è come farti rimanere qui con me perché non ho mai accettato la tua “obbligata” partenza, e mentre l’olio sfrigola, mi sembra di averti accanto, sempre con quel grembiulino blu a fiori bianchi, che di fianco, mi osservi felice.
Ciao Nonnina, anima mia.

Se amate i fiori di zucca, dovete assolutamente provarle perché si tratta di una ricetta semplicissima e davvero buonissima.
Non ne potrete fare più a meno, parola di Ale.

FRITTELLE CALABRESI DI FIORI DI ZUCCA 

Per 15-16 frittelle

100 g di uova (circa 2)
80 g di farina 00
100 g di pecorino crotonese grattugiato
25 fiori di zucca lavati , puliti e privati del pistillo
prezzemolo tritato
sale
pepe

olio per friggere

In una terrina sbattete le uova, unite la farina, aggiustate di sale e pepe e unite il pecorino e il prezzemolo tritato.
Aggiungete per ultimi i fiori spezzettati e lasciate riposare la pastella per mezz’ora.
Se il composto dovesse risultare troppo denso, unite poca acqua, dovrete ottenere una pastella un po’ fluida e non troppo densa.
Scaldate l’olio fino a farlo diventare caldo e con un cucchiaio formate le vostre frittelle, friggetele da entrambi i lati e facendo dorare bene.
Sgocciolate le vostre frittelle e poggiate su un piatto coperto di carta assorbente.
Mangiatele ancora calde.

Tanto nonna non si arrabbia 😉

Con questa ricetta partecipo al contest “Il profumo dei ricordi” in collaborazione 

Vi auguro una buona giornata,
Ale

2 commenti

  1. Brava Ale , io non mettevo l'uovo , ma da quest'anno lo sto mettendo è hai ragione , sono molto più buone . Grazie Tesoro , sei riuscita ha farmi sentire il profumo .

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