Arancini alla ‘nduja di Spilinga

Per Santa Lucia ho mantenuto fede ad una tradizione tipicamente “sicula”, quella di mangiare gli arancini… assaggiati e apprezzati l’estate scorsa a Catanzaro Lido, oramai non ne posso fare più a meno…
Sono di un buono incredibile, forse poco adatti a questo periodo di diete ferree, ma ve li consiglio prossimamente per il vostro futuro “sgarro”goloso…

Un consiglio che mi sento di darvi per una perfetta riuscita dei vostri arancini è quello di preparare il vostro risotto il giorno prima, in modo tale che il riso si presenti compatto e facilmente “lavorabile”.

Buon appetito!

ARANCINI ALLA ‘NDUJA DI SPILINGA

400 g di riso per risotti
250 ml di passata di pomodoro
brodo vegetale q.b. bollente
200 g di parmigiano grattugiato
2 uova
150 g di ‘nduja di spilinga
1/4 di cipolla di Tropea sminuzzata
200 g di provola silana tagliata a tocchetti
pane grattuggiato finemente
poca farina
2 cucchiai di olio evo
olio per friggere

Il giorno prima preparate il risotto al pomodoro, ponete l’olio evo in una pentola dalle pareti alte, unite la cipolla fino a farla imbiondire leggermente. Unite il riso facendolo tostare per circa 2 minuti, mettete la passa di pomodoro e poi gradatamente aggiungete il brodo fino a cuocere completamente il riso, ci vorranno all’incirca 15-18 minuti, dipende dalla tipologia del riso utilizzato.
Salate e pepate, mantecate infine con il parmigiano e mescolate bene.
Fate raffreddare e poi conservate in frigo fino al giorno seguente.
Il giorno dopo, prendete il risotto e formate all’incirca 20 polpette di media grandezza, all’interno di ogni palla mettete un cucchiaino di ‘nduja e 2-3 tocchetti di provola.
A questo punto preparate 3 piatti fondi in cui rispettivamente metterete farina, le 2 uova sbattute e nell’altro il pane grattugiato.
Ponete le polpette di riso dapprima nel piatto della farina, poi nell’uovo e poi nel pane grattugiato.
Friggete i vostri arancini in abbondante olio caldo in una pentolino dal fondo spesso e dale pareti alte, in modo tale che gli arancini siano immersi per 3/4 nell’olio.
Servite caldi.


Un dolce abbraccio,
Ale

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