Sbriciolata di zia Maria alle pesche di Magisano

La sbriciolata di zia Maria alle pesche di Magisano è un dolce buonissimo, un impasto morbido e che sa di dolci di una volta racchiude un ripieno fruttato con le pesche di Magisano.

Le ricette di mia zia Maria sono infallibili, lei ha sempre sfornato dolci deliziosi e noi nipoti da piccoli aspettavamo con ansia di assaggiare le sue dolci creazioni.

Le pesche utilizzate in questo dolce sono quelle del mio paese natío, una pesca a pasta bianca, dal profumo persistente e dalla polpa succosa e poco dolce.

Questo frutto tipico di Magisano, piccolo paesino della presila catanzarese dove sono cresciuta, rischiava fino a qualche anno fa l’estinzione della pianta in quanto gran parte della popolazione era emigrata al nord o in altre città.

Si tratta di una pesca tardiva che dà il benvenuto all’autunno ed ecco perché ho deciso di impiegarla oggi per la rubrica mensile de “L’Italia nel piatto” che questo mese prevede come tema “Dolce da credenza autunnale”.

Per uno stampo di 22 cm di diametro

Per la composta di pesche di Magisano

350 g di pesche lavate e sbucciate

150 g di zucchero

il succo di 1/2 limone

polpa di 1/2 bacca di vaniglia

Mettete le pesche tagliate a tocchetti in una ciotola capiente e irroratele con il succo di limone, unite lo zucchero e mescolate bene.
Lasciate macerare in una terrina le pesche per almeno 2 ore.
Trascorso questo tempo, mettete la frutta in una pentola  dal fondo spesso e cuocete a fuoco moderato, continuando a mescolare.
Appena inizia a bollire, abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere ancora fino a che la confettura non presenterà un aspetto “gelificato”, unite  a questo punto la polpa di vaniglia.

Lasciate raffreddare.

325 g di farina 00

150 g di zucchero

125 g di burro

16 g di lievito per dolci

la buccia di 1/2 limone non trattato

1 pizzico di sale

2 uova piccole o 1 uovo grande

Mescolate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sbriciolato ma che con la pressione delle mani si compatta.

Imburrate e infarinate uno stampo di 22 cm di diametro.

Mettete metà dell’impasto ottenuto alla base e livellatelo con il palmo delle mani fino a creare un leggero incavo.
Mescolate la composta di pesche e spalmatela all’interno in maniera omogenea.
Coprite con l’impasto rimasto e infornate a 180° fino a doratura (circa 25-30 minuti).

Ecco le altre specialità regionali:

Liguria:  torta con i pinoli (torta de pigneu)

Lombardia: La Miascia comasca torta di pane e frutta https://www.pensieriepasticci.it/2025/09/la-miascia-comasca-torta-di-pane-e-frutta.html 

Trentino-Alto Adige: Crostata di mele

Friuli Venezia Giulia: https://www.lagallinavintage.it/2025/09/ciambella-al-cioccolato-pere-e-cannella.html 

Veneto: Torta di mele speziata https://www.ilfiordicappero.com/2025/09/torta-di-mele-speziata.html

Emilia-Romagna: La torta spisigona di Gragnano  https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2025/09/torta-spisigona-di-gragnano.html

Toscana. Torta mantovana (ma toscana!) di Pellegrino Artusi

Umbria: Pizza dolce di granturco con mele e uvetta

Lazio: La Barachìa di Genazzano

Abruzzo: Sbriciolata di fichi e noci, con farina di Saragolla

Molise: Crostata con confettura di prugne e farina di mais Agostinello

Campania: Ciambellone con gocce di cioccolato e liquore limoncello 

Puglia: Rosata di mandorle https://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2025/09/rosata-di-mandorle.html

Basilicata: Pastatelle venosine

Sicilia: Torta di Mandorle 

Sardegna: Torta di patate alla sarda  https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2025/08/torta-di-patate-alla-sarda.html

Con questo post partecipo alla rubrica L’Italia nel piatto

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