Crêtes de coq e un amore chiamato Parigi…

Quando arrivai a Parigi,  nell’ormai lontano 2006, una dolce sensazione pervase la mia mente…
L’atmosfera, i locali e i profumi di quella città resero quel breve soggiorno una magica e indimenticabile esperienza.
Andai per lavoro, esattamente per una fiera e fu un’emozione bellissima!
Io e la mia collega Irma pernottammo in un albergo molto accogliente (L’Hôtel des 3 Collèges) e quei 5 giorni a Parigi furono entusiasmanti da tutti i punti di vista ( gastronomico incluso ).
Ero felice di essere finalmente in una delle città più belle del mondo ma soprattutto ero felice perchè la sera stessa del mio arrivo avrei rivisto la mia cara amica Selma… Quelle ragazza meravigliosa, bellissima, afrofrancese, che ho conosciuto nel 2005 a Trento e con cui sono tuttora in contatto, mamma di due tenerissimi bimbi Macéo e Alicia.
Insieme a suo marito Fabién, la incontrai nel quartiere latino ( la zona a mio avviso più bella e interessante di Parigi) e cenammo in un locale di cucina tipica francese.
Sono davvero tanto triste per il fatto che non ricordo più il nome del ristorante dove assaggiai piatti da favola: quella deliziosa tarte aux oignons come hors d’œuvre ( che io ho cercato di riprodurre qui) , la fondue à la savoyarde come entrée e, dulcis in fundo, un crème caramel così buono da perdere la testa.
Ricordo che nel menu (lo sapete, vero, che sarebbe corretto scriverlo senza accento sulla u) ho adocchiato tante di quelle cose che avrei voluto assaggiare ma purtroppo ne ricordo forse due o tre al massimo.
Ma mi ricordo di queste Crêtes de coq (che tradotto letteralmente sarebbe creste di gallo) che non ho avuto la possibilità di mangiare e  per anni ho cercato la ricetta fino a trovarla in quel fantastico libricino di cucina francese regalatomi dalla mia amica Stefania.
Il nome è dato dalla forma di questi deliziosi panzerottini con il bordo increspato e ripieni di carne e cipolla, davvero semplici ma speciali.
Facendo qualche ricetta su internet, ho scoperto che la ricetta è originaria del sud-est della Francia ed appartiene alla tradizione culinaria francese da ormai tanti anni, anche se pochi di noi italiani la conosceranno.
E io ormai collego da anni questi crêtes al mio viaggio in Francia, dove ho mangiato delle cose divine…
Questi panzerotti ve li consiglio come stuzzichino per l’happy hour e vi assicuro che sono davvero irresistibili…

CRÊTES DE COQ
Per circa 20 panzerotti

Per la pâte brisée
250 g di farina
50 g di burro freddo
50 g di strutto ( sostituito da me
 con 25 g di burro e 25 ml di olio)
1/2 bicchiere d’acqua
sale

Per il ripieno
400 g di carne macinata mista
150 g di pane ammollato nel latte
1 cipolla tritata
1 uovo
sale
pepe nero

Impastate gli ingredienti per la base fino ad ottenere una pasta morbida ed elastica. Stendete l’impasto con un matterello di un spessore di 2 cm e con degli stampi tondi per biscotto del diametro di 8 cm , ricavate i dischi per i vostri panzerotti.
Mescolate la carne macinata con la cipolla, il pane ben strizzato, l’uovo, il sale e il pepe.
Mettete un cucchiaino di ripieno al centro del disco, poi chiudete a mo’ di raviolo, avendo cura di chiudere bene con la pasta e passate la rotella dentata sul bordino esterno.
Mettete i panzerotti in forno a 190° per circa 30 minuti.
L’ideale è gustarli tiepidi.

 Volete assaggiare? Prendete pure…

Ho amato Parigi fin dal primo momento e continuo a conservare in me un ricordo dolce e romantico come questa incantevole città.

Le quartier latin di Parigi – immagine presa dal web

Con questa ricetta partecipo al meraviglioso contest “Viaggio nel gusto” di Squisito

Un bacio dalla vostra
Ale.

51 commenti

  1. Questa ricetta mi sembra proprio carina! Come promesso sono passata a ricambiare la visita…
    Il tuo blog è davvero carino e mi sono unita ai tuoi lettori anche io 🙂
    Ciao!

  2. mi stanno guardando..docono "mangiami! mangiami!! " ^_^
    eh si sembrano molto appetitosi! aaah chissà se un giorno riuscirò a visitare Parigi anch'io…. 🙂

  3. Ah Parigi!! Quanto vorrei andarci!! Avevo in programma un viaggio a luglio e proprio in questi giorni è sfumato tutto… è meglio che mi consoli con questi "panzerotti" stupendi!! Ciao!

  4. Sono stata a Parigi ormai secoli fa in gita scolastica…inutile dire che vi ho lasciato il cuore, è una città magnifica, davvero magica….amo la cucina francese e questi cretes de coq sono davvero uno spettacolo….da provare….

    Un abbraccio
    monica

  5. Parigi è speciale..la mia ultima volta risale al 2007…ho tanta voglia di ritornarci..l'atmosfera e magica 🙂
    Questi "panzerottini" sono DIVINI ! Ti abbraccio forte e spero che l'allergia vada meglio :**

  6. di Parigi anch'io ho un ricordo bellissimo anche se ormai lontano, è stata la méta finale del mio viaggio di nozze, dopo aver attraversato la Francia con varie soste ci siamo concessi una settimana bellissima in quella staordinaria città unica nel suo genere.
    Questi panzerottini non li conoscevo, però mi sembrano ottimi e perfetti come dici tu per l''aperitivo!
    un bacio!

  7. La foto del ripieno mi ha fatto letteralmente sbavare sulla tastiera del pc!!! Ma insomma!!!! La pasta sembra friabile e quasi una sfoglia, una meraviglia!!

  8. Quanto ci tornerei volentieri a Parigi. Credo non ci si stancherebbe mai di visitarla ancora. Non conoscevo queta ricetta, dev'essere davvero appetitosa. Certo però che detta in francese fa tutto un altro effetto :)) Un bacio, buon we

  9. Non visito Parigi ormai da diversi anni, vorrei tornarci! I tuoi panzerotti sembrano deliziosi, non li ho mai mangiati a Parigi ma devono essere buonissimi. Mi segno la tua ricetta, voglio assolutamente provarli. Baci e buon WE!

  10. Anche io adoro Parigi alla follia, sarà il mio cognome? 😉 Ale, sei il mio mito, cucini tantissime cose, non riesco a starti dietro, ma come fai? Sei troppo brava, ti seguo anche nei tuoi consigli fashion!

  11. Come hai descritto bene Parigi..i suoi sapori, profumi, colori..sembrava di essere lì!!
    Non ricordo queste prelibatezze ma sembrano buonissime…ma la crèm caramel..credo mi avrebbe fatta impazzirere…come quella di Amelì!!! Ciao

  12. Quanta poesia e quanta tenerezza c'è nel tuo racconto Ale … mi hai incantata, devo e voglio farti tanti complimenti, scopro ogni giorno di più una ragazza deliziosa come le ricette che proponi!
    Parigi… che dire, Parigi è Parigi, ci sono stata solo due volte nella mia vita e l'ultima molti anni fa ma leggendoti, mi è presa una nostalgia!
    Bellissima ed interessante anche la tua ricetta… ti ho già detto che adoro le cipolle in tutti i piatti ?
    Un bacione grande, buon fine settimana !

    • beh allora questa è la ricetta che fa per te, mia cara…grazie delle bellissime parole che hai speso per me! Un bacio!

  13. Ciao Ale, io ho viaggiato pochissimo, e infatti ho avuto non poche difficoltà per trovare la ricetta per il tuo contest, (anche se alla fine c'è l'ho fatta e la pubblicherò la prox settimana) ma in un posto ci sono stata, a Parigi, due volte, o troppo o niente eh?
    Entrambi esperienze indimenticabili, quindi posso solo adorare le tue creste di gallo e fari i complimenti per la bella ricetta! Baci
    Maddy

  14. questo è un bellissimo post Ale!!! lo so e capisco cosa provi quando si tratta di Parigi…
    anchio vivevo lì.. per ben 3 anni e mezzo prima che mio marito mi ha portato qui in Italia.
    ormai il mio cuore è qui ma Parigi e sempre Parigi 😉

    xoxo,Meg of Sweet Gala's

  15. Ciaoooo mi sono iscritta subito subito tra i tuoi fallowers, anch'io ADORO Parigi!!!e spero di tornarci presto e credo anch'io che uno dei quartieri più belli sia quello latino!!!
    se ti va passa a trovarmi intanto mi appunto questa ricetta che deve proprio essere deliziosa!!!!!!!

    lacucinadiazzurra.blogspot.it

  16. io sento parlare di Francia e mi accendo come una luminaria!! sullo stesso piano dell'informatica e della cucina c'è la lingua e la civiltà francese e il piano è molto in alto 😉 la cosa assurda è che non sono mai stata a Parigi ed è meglio così, credo che piangerei ogni volta al ricordo…io ho molto amato la cucina francese, ma non quella dei bistrot o dei turisti, quella delle case dei francesi o della cafétéria dove mangiavo e dove avevano una cucina genuina e, a parte qualche orrore (pasta scotta con il ketchup), ho mangiato cose divine che porto ancora nel cuore (flan, filetto al pepe verde, steck frites, etc) …mi sto dilungando? la colpa è tua! non potevi parlare chessò..della Scozia di cui non conosco nulla?! un piatto bellissimo un post pieno di bei ricordo e buoni sentimenti :-X

  17. Se vedi Parigi ti entra nel cuore per sempre. E' una città meravigliosa. Le tue creste sono una bella idea.

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