La Sacher al lampone è la torta che ho preparato oggi in occasione dei 10 anni di Dolcemente Inventando.
Chi mi conosce bene, sa quanto io ami il cioccolato e in effetti la Sachertorte è la mia torta preferita.
Se penso al 26 febbraio di 10 anni fa, mi pare assurdo pensare di essere arrivata fin qui: con timidezza schiacciai quel pulsante “Pubblica” per iniziare un’avventura bellissima che mi ha regalato enormi soddisfazioni, conoscenze in tanti campi e tante piccole vittorie personali.
Oltre a vincere diversi concorsi, ho conosciuto tantissime persone, ho imparato a rendere i miei piatti più belli esteticamente e più invitanti, ho migliorato le mie capacità fotografiche e ho aumentato la mia cultura sul cibo.
Ho realizzato ricette che non avrei mai pensato di poter fare, apparizioni in tv, radio, interviste su di me, articoli e recensioni del mio piccolo grande sogno: il mio libro Dolci di Calabria.
Ho seguito la via dell’amore così come ho sempre fatto nella mia vita e i risultati si vedono, spero di continuare a trasmettere la passione che ho dentro nel cuore e di regalarvene un pochino.
Questo blog è lo scrigno delle cose che più amo nella vita, oltre alla mia famiglia: la cucina, la fotografia e la scrittura.
Aprire un blog mi ha fatto mettere in discussione, a volte mi ha messo in crisi , mi ha aiutato a superare momenti duri e mi ha donato entusiasmo quando ne avevo più bisogno.
Ed è sempre l’amore, la risposta che mi sono data, l’amore mio per quello che faccio, nonostante il tempo sempre avaro e velocissimo e l’amore vostro, per la gioia di seguirmi, di volermi bene e di chiedermi spesso consigli e suggerimenti.
Se sono qui, è senz’altro merito dell’amore che ho ricevuto e che, a mia volta, rielaboro sotto forma di delizie.
Grazie di tutto e auguri a me, a questo blog, alla mia perseveranza e alla mia voglia di vivere.
Un traguardo importante, quello di oggi, che continueremo a festeggiare nelle prossime settimane, pertanto rimanete sintonizzati.
SACHER AL LAMPONE
Per uno stampo di 18 cm di diametro
50 g di cioccolato fondente
75 g di burro a cubetti
80 g di zucchero
1 cucchiai di rum (10 ml circa)
65 g di farina 00
65 g di farina di mandorle
10 g di cacao amaro
5 g di lievito per dolci
3 tuorli d’uovo
3 albumi montati a neve fermissima
25 ml di latte
Per farcire
180 g di confettura di lamponi setacciata
Per la glassa
125 g di zucchero a velo
25 g di burro
75 g di cioccolato fondente al 70%
25 ml di acqua calda
15 g di sciroppo di glucosio
Fondete il cioccolato a bagnomaria, unite il burro a cubetti, 40 g di zucchero e il rum.
Mescolate fino ad ottenere una crema liscia, unite i tuorli non troppo freddi uno per volta e fateli incorporare bene al composto.
In una ciotola a parte unite le farine, il cacao e il lievito.
In un’altra ciotola ancora, mettete gli albumi montati a neve fermissima e unite gli altri 40 g di zucchero rimanenti e montate ancora fino ad avere una meringa solida e lucida.
Un terzo della meringa unitela al mix di farine e aggiungete il latte, mescolando delicatamente, poi aggiungete questo composto alla massa di tuorli e cioccolato.
Unite gli albumi rimasti mescolando dal basso verso l’alto, versate il composto gonfio e cremoso in uno stampo precedentemente imburrato e infarinato.
Cuocete a 170° per circa 45-50 minuti.
Lasciate raffreddare la torta e poi tagliatela in 3 dischi. Farcite la torta con la confettura su due strati.
Preparate la glassa fondendo il cioccolato e unite il burro, lascate intiepidire.
In una terrina setacciate lo zucchero a velo, unite l’acqua calda e stemperate bene lo zucchero fino ad ottenere una crema densa e compatta, senza grumi.
Aggiungete lo sciroppo di glucosio alla crema di cioccolato e burro, unite lo zucchero a velo e mescolate vigorosamente fino ad ottenere una glassa liscia e lucida.
Colate la glassa sui lati della torta e poi in superficie, senza spatolare.
A piacere, scrivete “Sacher” con del cioccolato fondente fuso, aiutandovi con un conetto di carta forno. Lasciate la torta in un luogo fresco e asciutto e attendete che la glassa si sia solidificata prima di servire.
Un forte abbraccio e non abbiate paura di vivere, mai.
Grazie del vostro affetto,
Ale