Dolce notte stellata: Van Gogh nel piatto

Da bambina era bravissima a disegnare: riuscivo ad esaltare gli elementi buffi delle persone, facevo quasi delle caricature…
Poi col tempo ho perso la voglia di disegnare perché avevo scoperto i libri, e la lettura mi emozionava di più di un qualsiasi altro disegno.
Poi venne la scuola superiore e tra le materie studiai anche storia dell’arte, non ero brava nella pratica ma adoravo studiare di quei grandi artisti, pittori e scultori, delle loro tecniche e delle loro caratteristiche.
E forse ognuno di noi si è sempre incarnato in uno di questi artisti, facendone un po’ parte di sè.
Forse vi stupirete, ma io ho sempre visto Van Gogh con grande ammirazione.
Le sue opere parlavano molto di sè e adoravo quel pizzico di “follia viva” nei suoi quadri.
Mi piaceva perché era diverso dagli altri, perché aveva fatto del suo modo di esprimersi, una sorta di nuova corrente artistica, quale è il Post-Impressionismo.
Van Gogh dipingeva con l’anima, con la sua parte più interiore, ecco perché l’ho sempre adorato.
Un po’ mi riconoscevo in lui, perché io ho sempre agito col cuore dando tutta me stessa in tutto quello che ho fatto finora.

E soprattutto “Notte stellata” è sempre stato per me un quadro sognante: realizzato da Van Gogh nel 1889, gli esperti affermano che si tratta di un quadro in cui il pittore manifestò tutto il suo essere tormentato, le sue ossessioni e la forza della pace cercata.

Io, però, a differenza di Van Gogh, ho sempre valutato il lato positivo delle cose e a me questo quadro suscita sogno, riflessione, forse anche un po’di paura, ma una paura che può essere affrontata e a cui vi può essere soluzione.

E dato che avevo letto del bellissimo contest di Alice, ho voluto provarci… Siate clementi, vi prego!
La mia è soltanto di un’idea di “ricordo” di questo fantastico quadro ma non vuole assolutamente essere una riproduzione esatta, anche perché non ne sarei minimamente capace!

Così, osservando a lungo uno dei miei piatti blu preferiti, l’altro giorno mi è venuta l’ispirazione e ho creato un budino scomposto con salsa al cioccolato e biscotti allo zafferano.
Che dite sono riuscita a rendere l’idea? Io spero di sì…

A proposito di arte, lo sapete che mia sorella è davvero un’artista? Io la ammiro molto per il suo talento, al momento sta terminando i suoi studi nel campo dell’illustrazione ma promette davvero bene, se siete curiosi e avete voglia di vedere qualche sua creazione, cliccate qui… non ve ne pentirete!


DOLCE NOTTE STELLATA
Per 6 piatti


Per la frolla allo zafferano:

125 g di farina 00
75 g di burro di ottima qualità
50 g di zucchero a velo
20 g di tuorlo ( un tuorlo di un uovo piccolo)
1 pizzico di sale
la punta di un cucchiaino di zafferano in polvere
qualche goccia di estratto di vaniglia naturale


Per il budino alla vaniglia:

500 ml di latte intero
1 tuorlo di un uovo grande
10 g di fecola di patate
70 g di zucchero
polpa di mezzo baccello di vaniglia

Per la salsa al cioccolato (presa da qui):

150 g di zucchero
12 g di burro
100 g di acqua
50 g di cacao amaro
mezzo cucchiaio di succo di limone
un pizzico di sale

piatti blu scuro
zuccherini argento o dorati per decorare

Preparate la frolla  lavorando il burro e lo zucchero, unendo il pizzico di sale e la
vaniglia. Incorporate poi il tuorlo e la farina setacciata. Impastate
velocemente il tutto e formate un panetto, avvolgetelo in una pellicola
trasparente e lasciate riposare in frigo almeno mezzora.
Al termine di questo tempo, stendete la pasta a 4-5 mm di spessore e intagliate dei piccoli tondini ( una trentina circa) con un coppapasta (circa 2 cm di diametro) + 6 piccole lune. Cuocete in forno per pochi minuti  e lasciate raffreddare.

Per lo sciroppo mescolate le polveri in maniera omogenea in una ciotola. Versate l’acqua a filo e unite il limone.
Versate in un pentolino e mettete sul fuoco. Mescolate con un cucchaio di legno fino a che la salsa non si ispessisce, poi appena il composto è denso versate in un barattolo o contenitore di vetro.
Lasciate raffreddare.

Per il budino, in una terrina battete il tuorlo con lo zucchero montandolo per qualche minuto. Unite la fecola.
Scaldate il latte con la vaniglia e quando sarà prossimo al bollore,
aggiungete, mescolando in continuazione, la crema di uovo. Cuocete a
fiamma dolce fino a che non si sarà addensato.
Lasciate intiepidire, poi versate il composto in una sac-à-poche.

Prendete i vostri piatti  e con il sac-à poche inizate a formare delle palline di crema nella parte superiore come a creare le stelle del quadro. Con la salsa di cioccolato partite dal basso e estendendovi verso l’alto per creare il nero cipresso.
Sotto al la salsa di cioccolato, quindi alla base del piano in orientamento orizzontale, create una linea mobida e spessa di budino.
terminate con un pennello per creare i vortici nel cielo sempre con la crema di budino.
Mettete in corrispondenza delle palline di budino i biscottini allo zafferano, ponendo la luna a destra, come nel dipinto.
Infine spolverizzate di zuccherini e servite.

Ed ecco il dipinto nella sua interezza:

Con questa ricetta partecipo al contest di Alice 
*****
Il piccolo sta ancora male ma per fortuna la febbre si è abbassata.
Ringrazio tutte le persone che in questi giorni mi sono state tanto vicine, che mi hanno chiesto di Edward e mi hanno manifestato tutto il loro affetto!
Ale.

18 commenti

  1. Da appassionata d'arte non posso che rimanere ipnotizzata nel contemplare quest'opera d'arte.
    Il tuo talento è indiscutibile, la tua riproduzione coglie l'essenza del grande Maestro Vincent, e come lui riesci ad emozionare. Grazie per avermi citata e avermi regalato quest'emozione sorellina. Ti voglio tanto bene ❤

  2. Io adoro l'arte e come te amo Van Gogh da quando l'ho scoperto. Sono felice perchè fra un mese andrò ad Amsterdam e li potrò visitare il suo museo (finalmente!). Mi piace moltissimo il tuo piatto. Devo dire che ricorda bene il quadro!
    Direi che in famiglia l'arte vi piace tantissimo:)
    A presto.
    Giudy

  3. Se hai voglia di vedere questo quadro dal vivo, vieni a Vicenza, è qui per una mostra dedicata al notturno nell'arte. Si vede che hai un animo artistico anche tu, diversamente non saresti riuscita a creare un dolce così. Bravissima Ale ! Una coccola al piccolino perchè si riprenda presto

  4. Anche la tua non è male, anzi l'hai resa in modo che si può anche gustare e così è molto originale. Bellissimo piatto !

  5. Ciao Ale…ma che meraviglia!! Ho aspettato a leggerti per potermi godere con calma la tua creazione…e ne valeva la pena! 🙂
    Mi sembra un piatto davvero bello e molto ispirato, mi piace molto il fatto che ci hai messo del tuo, come se lo avessi ricreato, non hai fatto solo una copia pedissequa, che sarebbe stata forse più somigliante ma più fredda. Si vede che sei una persona vulcanica…o almeno è così che ti percepisco io, per qual poco che ho potuto conoscere di te.
    Molto bella l'introduzione su Van Gogh e la scelta del quadro, oltre che la realizzione. Ora vorrei aassaggiare la ricetta, visto che questa combinazione di sapori mi intriga molto. Mi inviti a cena? 😀
    Grazie ancora per la tua partecipazione, davvero di livello.
    Un abbraccio,
    Alice

  6. è bellissimo Alexandra, davvero ispirato! Hai davvero reinterpretato il dipinto originale!
    Un bacio al tuo piccolino! :-*

  7. Che originale la tua interpretazione del quadro di Van Gogh sei stata davvero brava. E' da sempre il mio pittore preferito in cucina ho una stampa enorme di un suo quadro che adoro "il riposo"

  8. Che bel piatto….disegnato. … in bocca al lupo Ale e un bacino al cucciolo per una pronta guarigione.
    Vale

  9. Mi piace la tua creazione golosa e rende l'idea, ma la preferisco molto di più al quadro di Van Gogh, perchè si può anche mangiare…slurp 🙂 Bacio

  10. Che idea carina ed originale!!! Bellissima da vedere e di sicuro ottima. Se ad una cena con amici dici "per dolce c'è il budino" senza aggiungere altro e poi gli si presenta questo piatto, ti immagini che successone??
    Brava Ale!
    Un abbraccio,
    Stef

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