Il soffritto di maiale alla catanzarese è uno spezzatino squisito tipico della città di Catanzaro e si usa prepararlo per la sera di San Silvestro.
Insieme al morzello, è il piatto più rappresentativo del capoluogo calabrese.
La carne di maiale cuoce per diverse ore nella salsa di pomodoro diventando morbida e tenera, il sugo piccante e delizioso si sposa perfettamente.
Viene solitamente servito nella pitta, pane tipico del catanzarese che io faccio in casa da diversi anni.
Questa pietanza mi ricorda le sere di San Silvestro passate in casa di mia zia Sandra con tutti i nonni, gli zii e i cugini materni, bellissimi tempi che purtroppo non torneranno più.
Per fortuna il cibo è evocazione, e attraverso di esso rivivo momenti indimenticabili come questo.
Provatelo, è una vera bontà!
SOFFRITTO DI MAIALE ALLA CATANZARESE (SUFFRITTU ‘E MAIALA)
Per lo spezzatino
400 g di polpa di coscia di maiale
400 g di collo di maiale
400 g di pancetta di maiale
150 g di concentrato di pomodoro
3 foglie di alloro
1 peperoncino calabrese
sale
acqua quanto basta
1 cucchiaio di olio evo
Lavate e tagliate la carne in piccoli cubetti. Mettete la carne in una pentola dalle pareti alte e dal fondo spesso e unite l’olio, fate rosolare a fiamma bassa finché la carne non toglierà l’acqua. A questo punto, unite il concentrato di pomodoro, l’acqua fino a coprire la carne e l’alloro e fate cuocere per almeno 2 ore e 30 minuti, controllando di tanto in tanto che la carne non si secchi, in caso di necessità aggiungete ulteriore acqua. Trascorso questo tempo, salate e aggiungete il peperoncino, facendo cuocere altri 30 minuti, facendo attenzione che lo spezzatino non sia troppo ristretto.
Servite caldo accompagnando all’interno della pitta.
300 g di farina 0 (la mia di manitoba)
150 g di farina di semola di grano duro
un pizzico di zucchero
150 g di pasta madre oppure 3 g di lievito di birra fresco
250-280 g di acqua tiepida
8 g di sale
2 cucchiai di olio evo calabrese
Sciogliete il lievito con poca acqua, poi setacciate le farine, versatele in una terrina molto ampia e unitevi il lievito sciolto.
Se procedete con il lievito madre ammorbidite la pasta madre con metà dell’acqua e poi unite le farine.
Al centro del mucchio, praticate un buco e versate lo zucchero e l’olio. Amalgamate con una forchetta, poi unite gradatamente l’acqua tiepida e il sale.
Lavorate l’impasto sul piano di lavoro per almeno 15 minuti, allargandolo con i pugni chiusi e riavvolgendolo e sbattendolo sul piano.
Dopo averlo lavorato, mettetelo di nuovo nella terrina, coperta da pellicola e da un canovaccio.
Fate lievitare per 6-8 ore in un luogo chiuso e privo di correnti.
Trascorso questo tempo, maneggiate l’impasto con un po’ di semola di grano duro e formate 2 ciambelle sottili (larghezza 7-8 cm) di diametro 28 cm , chiudete le 2 estremità per formare le ciambelle e mettetele in 2 teglie coperte di carta forno, dove le lascerete lievitare per almeno un’ora.
Spennellate la ciambella con poco olio, ,mettete in forno caldo a 200° per circa 15-20 minuti.
La ciambella sarà dorata e croccante all’esterno mantenendo la sua morbidezza all’interno. Fate raffreddare e poi servite.