La crostata alle pesche di Magisano e lamponi dell’Alto Adige è un dolce squisito, scenografico e per nulla difficile da realizzare.
Una base di pasta frolla, crema diplomatica e per terminare pesche di Magisano e lamponi freschi.
Vi assicuro che si tratta di un connubio fantastico, un dolce che unisce le mie origini al luogo dove vivo.
Interessante l’accostamento del dolce delle pesche insieme all’acidità conferita dai lamponi.
Provare per credere!
CROSTATA ALLE PESCHE DI MAGISANO E LAMPONI DELL’ALTO ADIGE
Per la pasta frolla alla vaniglia
Per uno stampo 15×15
185 g di farina 00
20 g di tuorli medi
70 g di fecola di patate
150 g di burro a temperatura ambiente
la polpa di mezza bacca di vaniglia
100 g di zucchero a velo
Un pizzico di sale
Nella ciotola unite fecola e farina, aggiungete il pizzico di sale e il burro e lavoratelo insieme fino ad ottenere un composto “sabbioso” cioè a piccoli pezzetti.
Aggiungete lo zucchero, la vaniglia e i tuorli.
Lavorate il composto fino ad ottenere un panetto omogeneo e liscio.
Fate riposare 30 minuti.
Stendere la pasta nello stampo quadrato poggiato su una teglia da forno.
Bucherellate il fondo e coprite con della carta forno appoggiando dei fagioli secchi, cuocete in forno caldo a 180° per circa 13-15 minuti.
Per la crema diplomatica
250 ml di latte intero
70 g di zucchero
30 g di maizena
3 tuorli
1 bacca di vaniglia
la scorza di mezzo limone non trattato
150 ml di panna fresca
In una ciotola a parte montate la panna a neve ferma e mettetela in frigo.
In un’altra terrina lavorate i tuorli, lo zucchero e la maizena, scaldate il latte in un pentolino dal fondo spesso, unite la scorza grattugiata di limone e la vaniglia, fate sobbollire, poi unite il latte gradatamente alla crema di tuorli e mescolate bene.
Rimettete il composto sul fuoco e fate addensare, spegnete il fornello.
Lasciate intiepidire la crema, poi una volta fredda, unitella delicatamente alla panna montata fino ad ottenere una crema omogenea e densa.
Lasciate riposare in frigo coperta da pellicola per circa un paio d’ore.
Per le pesche caramellate alla vaniglia